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giovedì 24 aprile 2014

Angioletti 2: tarocchi?

Un articolo di Dindi


Ho quattro libricini del 1969, Edizioni Piccoli, collana Piccoli Angeli, in francese. Ma so che esiste anche la versione italiana: Un cagnolino per Natale, La bambola più bella, L'angioletto addormentato e Il Natale di geraldine. Gli scritti sono di Ester Albarella. Ecco chi era la scrittrice
(http://firufilandia.wordpress.com/2011/06/27/firufi-notiziaester-dolci-de-pilato-scrittrice-ed-editrice-originaria-della-provincia-di-foggia/)

Nata a Lucera il 26 novembre 1917, Ester Dolci De Pilato, è morta a Milano il 10 gennaio 2001.Autrice di storie e romanzi per bambini e ragazzi, è stata molto attiva tra gli anni Cinquanta Settanta.Ha utilizzato gli pseudonimi di Ester Albarella (sua nonna), Charlotte Penn (sua bisnonna) ed Eva Montengon (sua trisavola).Laureata in Lettere all’Università di Bologna, dove il padre Ugo ricopriva in quegli anni l’incarico di capo dell’avvocatura di Stato, era la prima di quattro sorelle.
Si trasferì a Milano con la famiglia, dove poi sposò Ruggero Malagoli, tenente pilota aerosilurante. Poco dopo la nascita del figlio Marco rimase vedova di guerra. Nel 1947 presentò alcuni suoi racconti alla Casa Editrice Piccoli, fondata nel 1945 da Osvaldo Dolci. E racconti vennero pubblicati e, tra editore e scrittrice, entrambi vedovi, nacque un sentimento che li portò al matrimonio nel 1948 e alla nascita del figlio Oliviero nel 1951. Con la serenità trovata nella nuova famiglia, Ester Dolci De Pilato rielaborò il dolore del passato e scrisse Il segreto del mare, storia di un bimbo orfano di guerra.

Come illustratore di questi libri viene indicata Mariapia.









Questi angioletti sono ben diversi da quelli che abbiamo visto nel post per Angelo. Sono deliziosi anche loro, ma io li trovo meno dolci, meno infantili, più arguti e più moderni. Sarà davvero la mano di Mariapia che li ha disegnati? Molto spesso in quegli anni i libri di Ester erano illustrati da Anna Franzoni e molto spesso i libri della Piccoli portavano indifferentemente la firma della madre o della figlia. Ma anche la mano di Anna a me pare diversa da questa.....lo vedremo in un altro post.
Abbiamo visto che anche altre illustratrici, col passare degli anni, hanno cambiato di molto il loro stile. Ma sarà davvero così? Secondo me questo rimane un bel mistero!









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